È il Mobilegeddon di Google. In Italia quasi nessuno è pronto al nuovo algoritmo per smartphone
Gli esperti di seo, ovvero quell’insieme di tecniche per migliorare la visibilità dei siti sui motori di ricerca, la chiamano Mobilegeddon. La data è oggi, il 21 aprile. L’evento è il primo cambiamento dell’algoritmo di Google annunciato
ufficialmente dall’azienda (in genere Google cambia senza dirlo, e l’attività viene registrata dagli esperti nei giorni successivi).
Il motivo per cui viene atteso con ansia è perché il nuovo algoritmo farà in modo di valorizzare chi ha la versione mobile di un sito ai danni di chi ha solo la versione desktop, e dunque su cellulare perde in rapidità di caricamento e usabilità. Nell’annuncio di febbraio Google dice che le modifiche avranno un «impatto significativo» sui risultati di una ricerca. «Abbiamo osservato una attività intensa già nelle ultime due settimane, una sorta di fase preparatoria del motore di ricerca a quanto avverà da domani – spiega Ale Agostini, amministratore di Bruce Clay Europe ed esperto di ricerca online -. Per quanto visto sinora, possiamo dire che ci saranno impatti anche sui risultati su desktop. In pratica, il nuovo algoritmo sovrarappresenterà rispetto a oggi la bontà della versione online. I primi dati per valutare i risultati effettivi li avremo venerdì, con una ricerca che prenderà in esame centinaia di siti»